A qualche mese dall’entrata in vigore della Legge n. 206/2021, dalla pubblicazione in G.U. della Legge n. 32/2022 (c.d. Family Act) e dalla recentissima pubblicazione in G.U. (17 ottobre 2022), del D.Lgs. 10 ottobre 2022, n. 149, l’attesa cresce per l’istituzione del Tribunale unico per le persone, i minorenni e le famiglie.
Se da un lato l’aspettativa di avvocati e addetti ai lavori è quella di concretizzare una maggior attenzione verso quegli aspetti che tutelano il sistema famiglia, dall’altro il legislatore sembra muoversi nella direzione di una tutela della funzione sociale ed educativa delle famiglie favorendo, il più possibile, il mantenimento della comune responsabilità genitoriale.
Intenzione che nella riforma, epocale, del processo civile si manifesta favorendo tutte le forme di ADR che sembrano destinate, non solo ad incentivare una degiurisdizionalizzazione finalizzata al contenimento del numero di contenziosi e ad una riduzione del carico dei giudici, ma al superamento di una logica avversariale, tipica del processo, favorendo una modalità compositiva dei conflitti.
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